Aspi, presentato il nuovo piano industriale
Aspi ha presentato il piano industriale di Autostrade per l’Italia 2020-2023 e ad un primo sguardo, quello che si comprende al volo è che si stia puntando verso una direzione ben precisa: quella dell’aumento di valore della società.
Piano industriale e nuovo assetto societario
Un programma che secondo l’amministratore delegato Roberto Tomasi dovrebbe essere in grado aprire nuovi spazi di crescita e che dovrebbe qualificare in maniera importante quelle che sono le attività e gli standard dell’azienda, offrendo quindi occasioni di affari importanti nell’ambito dell’ingegneria, dei sistemi di mobilità e soprattutto dell’innovazione, vero strumento utile per raggiungere un miglioramento sostanziale della rete autostradale. Sembra che Aspi voglia trasformare Autostrade in un operatore integrato della mobilità, sfruttando a suo favore anche un nuovo assetto della società che come è noto, tra le altre cose è da mesi impiegato in trattative con il Governo attraverso Cassa Depositi e Prestiti.
Tecnicamente parlando, il piano industriale Aspi 2020-2023 ha decretato la creazione di alcune controllate come Tecne, Free To Xperience, nuova Pavimental e nuova Autostrade Tech necessarie per offrire una migliore gestione integrata del ciclo di vita delle infrastrutture della concessionaria. E’ evidente, scorrendo il piano, che Aspi stia puntando a trasformare la rete stradale in quella che è stata definita come un vera e propria “smart road”. Tra i progetti più interessanti e utili è possibile notare, a partire da febbraio, l’installazione di colonnine elettriche di ricarica di alto voltaggio lungo tutta la penisola.
Importanti investimenti per qualificare Aspi
Un approccio differente, quello di Aspi con il nuovo piano industriale, che porta l’azienda lungo una strada ecosostenibile oggi più che mai, sfruttando l’innovazione a proprio favore. Tra le novità anche l’autoproduzione dell’energia elettrica (verde e pulita) per alimentare le aree di servizio e di sosta. Ha sottolineato l’ad Roberto Tomasi:
Vogliamo che Aspi possa diventare un gestore della mobilità in un contesto in forte evoluzione, con un cambio di paradigma di trasporto su tutti i fronti accelerato dalla crisi del Covid-19. Tre gli elementi del piano: “Piano di delivery” che prevede un +60% delle attività di manutenzione in media nell’arco di piano e +110% di impegni di investimento (nuove opere e upgrade asset esistenti) in media nell’arco di piano. Una nuova visione del gruppo Aspi e il piano di trasformazione con una spinta sulla digitalizzazione.
Sfruttando la rete 5G, per il solo settore operativo, Aspi ha pianificato un investimento i 170 e i 200 milioni di euro nel 2021-2023. Parte del piano industriale di Aspi fino al 2023, anche un corrispettivo piano di assunzioni che, entro il 2024, dovrebbe vedere la creazione di 2.900 posti di lavoro.
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