Banche, Bce pensa a maggiori controlli

di Valentina Cervelli 20 Luglio 2023 10:37

La Bce sta pensando di aumentare i controlli sulle banche in maniera di prevenire eventuali default legati alla liquidità. Starebbe valutando l’introduzione di criteri più severi per gli istituti dell’Eurozona.

Maggiori controlli di liquidità per le banche

La Banca centrale europea non ha lanciato un vero e proprio allarme al momento ma sembra essere intenzionata a evitare le probabili conseguenze di questo particolare momento economico. Applicare maggiori controlli sulla liquidità a disposizione delle banche consentirebbe di evitare casi come quelli occorsi negli Stati Uniti e in Svizzera.

In questi due paesi banche importanti come Silicon Valley Bank e Credit Suisse Hanno rischiato la chiusura, evitata solo dall’acquisizione da due realtà ancora più rilevanti nel settore. Il problema è stato noi impossibilità di far fronte alla richiesta di liquidità dei propri clienti.

È per questa ragione che la Bce non vuole rimanere a guardare con le banche dell’Eurozona e decide di agire per prevenzione. Intervento che può essere eseguito solo aumentando i controlli e chiedendo quindi alle banche di comunicare in modo settimanale i dati sulle proprie riserve di liquidità. Dividendo le informazioni per tipologia di cliente e per scadenza.

E questo che si sussurra in maniera sempre più forte a Francoforte dove tutte le autorità di regolamentazione europea stanno concentrando la propria attenzione nella verifica dell’esistenza di sufficiente liquidità bancaria. In molti stanno facendo un mea culpa cercando di capire se hanno ignorato dei segnali di pericolo.

Casi come quelli di Credit Suisse fanno paura

I casi di Silicon Valley Bank e di Credit Suisse hanno mostrato come i grandi depositi overnight non assicurati possono essere caratterizzati da forte volatilità, fattore dovuto ha fatto che i depositanti di questo prodotto hanno maggiori probabilità di perdere liquidità e di conseguenza tendono a richiedere il ritiro dei depositi anche quando lo stress non è alto.

Secondo i bene informati la Bce potrebbe iniziare a richiedere questo report settimanale entro la fine del 2023. Riuscendo in questo modo anche a comprendere se sia il caso di richiedere requisiti di liquidità più alti. In tal senso va osservato il liquidity coverage ratio, chiamato a misurare le attività liquide di alta qualità di un prestatore come quota di deflussi che si aspetterebbe di osservare in 30 giorni di stress.

Per comprendere l’importanza di questo valore basta sapere che deve essere obbligatoriamente per tutte le banche sopra il 100%. Un dato di solito presentato da grandi istituti su base trimestrale.

Concludendo, la Bce vuole fare di tutto per prevenire casi come quelli statunitensi e svizzeri dalle potenziali importanti ripercussioni. Solo nei prossimi mesi scopriremo come deciderà di agire.

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