Alitalia, nuovo piano: 70 aerei e 4 mila esuberi

La nuova newco dovrà nascere su specifiche linee guida approvate dall'Europa.

di Valentina Cervelli 21 Luglio 2020 12:07

Il nuovo piano per Alitalia prevede una flotta di 70 aerei e circa 4 mila esuberi: c’è da chiedersi se con il senno del poi coloro che votarono no al referendum interno, dopo tre anni, rimpiangano di aver decretato la rottura con Ethiad e i vecchi soci.

Antitrust europeo deve dare via libera

Quella di Alitalia assomiglia tanto a una storia infinita: anni di trattative per non concludere nulla e dover ricorrere a una sorta di nazionalizzazione onde evitare che venga smantellata. Meno aerei e meno personale: sono questi gli elementi che spiccano per ciò che concerne le linee guida del piano industriale che lunedì 20 sono state presentate all’Antitrust europea da parte della rappresentanza italiana della nuova newco: Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’ad Fabio Maria Lazzerini e il presidente Francesco Caio e gli advisor designati.

Documenti importanti dato che il dossier è tenuto sotto osservazione serrata dall’Europa sia per via dei tre miliardi di euro stanziati dal Governo nell’ambito dell’emergenza coronavirus, sia per assicurarsi della discontinuità aziendale richiesta per non incorrere in problemi.

In questa prima bozza di 60 pagine è previsto che la nuova Alitalia possegga una flotta di 65-70 aerei (contro i 112 precedenti, N.d.R.)  e men0: la nuova Alitalia arriverebbe ad avere sul proprio libro paga 6.500 dipendenti, 4 mila in meno di quelli attuali. Tecnicamente secondo Bruxelles non si dovrebbe parlare di esuberi dato che le unità sarebbero assorbite in una bad company. altro elemento importante: Alitalia rimarrebbe ancora dentro il sistema SkyTeam e agganciata a Delta Air Lines e Air France-Klm. Ipotesi questa che mette Lufthansa fuori dai giochi.

Piano industriale primo passo verso newco

Antitrust europeo osserva alitalia

Il piano, presentato anche in ritardo rispetto alle aspettative, è un primo passo basilare per far si che l’Europa si convinca della buona fede e della bontà del piano di rilancio di Alitalia, commissariata nel maggio del 2017: il via libera della Commissione europea è condizione necessaria per la creazione della newco.

E da Bruxelles sottolineano che la call di lunedì non potrà essere l’ultima tra le parti: la paura dei tecnici europei è che il piano industriale possa non corrispondere alle linee guida presentate nel corso dei passaggi nel Mef e nel Mise prima dell’approvazione. L’ok arriverà a prospetto definitivo e non prima.

Quali saranno i tempi una volta ottenuto il via libera? Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli prevede che le procedure si completeranno “tra ottobre e novembre” e parlando con l’Ansa ha sottolineato che già nelle prossime due-tre settimane si avrà più chiarezza in merito alla composizione societaria.

Sottolineando che “bisognerà capire assieme al commissario straordinario e assieme all’Europa come procedere anche in presenza di un bando che è stato sospeso per il Covid“.

Tags: alitalia
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