Occupazione, aumentata nel 2016

Dati che aprono alla speranza nel settore ma che non risolvono i problemi.

di Valentina Cervelli 10 Marzo 2017 12:57

L’occupazione nel 2016 è aumentata di 293 mila unità rispetto al 2015, facendo registrare una crescita dell’1.3%: sebbene il cambiamento non sia essenzialmente stato percepito in modo molto forte, una risalita nell’ambito del lavoro c’è stata.

In particolare per ciò che concerne il lavoro dipendente, che registra un aumento di circa 323 mila unità e quindi un 1,9%.E’ l’Istat a diffondere i dati, ricordando tra l’altro come vi sia stato anche un minimo calo pari allo 0,2% per un totale di 21 mila unità. Il dato interessante è che l’aumento degli occupati nel 2016 ha coinvolto anche le persone di oltre 50 anni insieme a coloro di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. In questo modo il totale tasso di occupazione italiano passa al 57,2%.

Il grande “boom” sembra esserci stato  in particolare nel quarto trimestre dello scorso anno. Spiega l’Istat che nel 2016 la media degli occupati è stata di 22.758.000: si tratta di un dato positivo visto che rappresenta in assoluto il livello più alto dall’inizio della crisi economica. Questo significa forse che i problemi per l’occupazione italiana siano finiti? No, assolutamente. Non si può infatti non ricordare che per ciò che riguarda le tipologie di contratto messe a disposizione dei lavoratori o potenziali tali, quelli a tempo indeterminato stanno man mano calando mentre si sta nuovamente puntando tutto sulle collaborazioni a tempo determinato. Questo si traduce quindi in un dato occupazionale che per forza nei prossimi tempi sarà particolarmente altalenante.

Quel che i lavoratori possono fare è non demordere e continuate a cercare occupazione alle condizioni migliori possibili ed auspicabili.

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