Ita Airways e Lufthansa, ora manca il giudizio europeo
Ita Airways e Lufthansa hanno trovato l’accordo all’ultimo momento e hanno inviato il pacchetto di documenti a Bruxelles. Ora bisogna aspettare il via libera definitivo della Commissione europea.
Un accordo trovato in extremis
L’Antitrust europeo era forse l’unico interlocutore finora maggiormente convinto della positiva conclusione della situazione. Ora la decisione spetta solamente a loro. Sia il Ministero delle Finanze che Lufthansa si dicono fiduciosi di poter ricevere il via libera senza ulteriori problemi.
Il fatto di essere riusciti a trovare una quadra ha anche calmato gli animi delle principali sigle sindacali. Le quali ovviamente temevano il peggio per i lavoratori nel caso di un eventuale annullamento della acquisizione.
Adesso dovranno invece lavorare sul piano industriale per comprendere se ciò che hanno in mente Ita Airways e Lufthansa sia in grado di rispondere alle necessità degli operatori del vettore. Indiscrezioni provenienti da Bruxelles indicherebbero che la decisione sarà presa entro la fine dell’anno, dato l’imponente lavoro fatto finora.
Non dobbiamo infatti dimenticare che per ottenere il primo via libera di luglio Ita Airways e Lufthansa hanno lavorato alacremente per soddisfare l’Antitrust europeo in merito alla concorrenza.
I tedeschi hanno sottolineato di essere fiduciosi di riuscire a ottenere il via libera europeo nelle prossime settimane. La situazione si sarebbe sbloccata, tra gli italiani e tedeschi, grazie alla rinuncia da parte di Lufthansa della clausola di aggiornamento del prezzo, il cui scopo è quello di ricalcolare il valore dell’asset di Ita Airways davanti a specifiche condizioni.
Cosa ha aiutato Ita Airways e Lufthansa
Teoricamente, ad aver pesato sull’accordo è stata l’intenzione di ricalcolare la seconda tranche dell’investimento tedesco. Si sussurra nel settore che tra rimedi inviati nel pacchetto a Bruxelles ci siano anche le intese con EasyJet legate ai voli di breve raggio e agli slot presenti a Milano Linate. L’istanza legata alle rotte di lungo raggio verso Canada e Stati Uniti sarebbero state risolte accordandosi con Iag e Air France.
Lavorativamente parlando, il coordinatore nazionale del trasporto aereo della Filt Cgil ha sottolineato che da parte loro vi saranno richieste legate alle risorse che verranno investite all’interno del piano industriale. Ricordando la necessità di riassorbire i 2000 lavoratori attualmente in cassa integrazione. Stabilizzando allo stesso tempo i contratti attualmente presenti a tempo determinato.
Tutte le sigle sono comunque concordi nella richiesta di delucidazioni sul piano industriale. È quest’ultimo il punto fermo sul quale lavorare, per comprendere quali conseguenze vi saranno sui lavoratori una volta avvenuto il closing dell’operazione. In modo tale da poter intervenire dove necessario.
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