Carige, Malacalza chiedono risarcimento milionario alla BCE

Nel mirino sia l'istituto ligure che la Banca Centrale Europea.

di Valentina Cervelli 6 Maggio 2021 18:37

La famiglia Malacalza vuole un risarcimento dalla Banca Centrale Europea per ciò che concerne Carige e le perdite da loro accumulate dal commissariamento del 2019: tradotto, la Malacalza Investimenti e Vittorio Malacalza hanno chiesto danni per ben 875 milioni di euro.

La famiglia Malacalza all’attacco

Secondo l’accusa lanciata dalla famiglia di investitori la BCE sarebbe responsabile di “omissioni di interventi doverosi” e di “positive condotte pregiudizievoli” in relazione all’esercizio delle funzioni di vigilanza nei confronti di Banca Carige. Prima della pandemia di Coronavirus la banca genovese era riuscita a trovare un accordo che l’avrebbe portata ad un nuovo inizio: qualcosa che aveva messo a dura prova la resistenza dei vecchi soci dell’istituto ligure tra i quali figurava proprio la famiglia Malacalza, fino a quel momento socio di maggioranza.

Il problema costerebbe del fatto che con il suo approccio ai problemi dell’istituto e con le sue richieste, la Banca Centrale Europea avrebbe favorito un certo tipo di percorso nell’ambito delle prospettive di Carige, portando gli azionisti ad investire molto nell’acquisto di titoli della banca e nella sottoscrizione di aumenti di capitale, emanando però dei “provvedimenti contraddittori impositivi di misure e ingiustificate” che mostrano da parte della BCE “una condotta complessiva illecita e pregiudizievole“. Il ricorso effettuato dall’ex socio di maggioranza chiama in causa gli aumenti di capitale del 2014, del 2015 e del 2017.

Un causa per danni milionaria

ccb salva banca carige

Per comprendere meglio la posizione dei Malacalza bisogna ricordare che la famiglia è entrata in Carige nel 2015 investendo 66 milioni di euro per acquisire il 10% del capitale di una banca che ai tempi già si trovava in condizioni pre-fallimentari. Nonostante un percorso costellato di difficoltà, dove il titolo continuò a perdere il proprio valore, i Malacalza decisero di rafforzare loro quota arrivando fino al 27,5%.

La loro partecipazione li ha resi i primi azionisti dell’istituto fino all’inizio del 2019, quando Carige venne commissariata per decisione della Banca Centrale Europea: come noto il Fondo Interbancario di tutela dei depositi attualmente ha in mano lo 80% del gruppo. Una mossa che ha portato la famiglia a perdere quasi 400 milioni di euro, motivazione per la quale lo scorso anno la stessa ha deciso di denunciare la banca genovese chiedendo un risarcimento di circa 486 milioni. Quello richiesto alla BCE è pari a quasi il doppio: cosa accadrà?

Attualmente Carige può contare su uno stato di salute abbastanza buono: nel corso di questi ultimi mesi l’istituto infatti è riuscito ad abbassare notevolmente la quota dei suoi non performing loans, presentando un bilancio in netto miglioramento, come non si vedeva da anni. È lecito chiedersi cosa potrebbe succedere quindi, nel caso in cui la Malacalza Investimenti riuscisse ad ottenere quello che ha richiesto al tribunale.

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