Cassa depositi e prestiti ritira offerta per Tim?

di Valentina Cervelli 16 Maggio 2023 15:33

Cassa depositi e prestiti sembrerebbe intenzionata, secondo Bloomberg, a ritirare la sua offerta per la rete di Tim. Nonostante i mesi passati a tentare di trovare una quadra sulla situazione.

Cassa depositi e prestiti scoraggiata da Europa

Dobbiamo ricordare che Cassa depositi e prestiti, in compagnia del Fondo australiano Macquair, aveva aumentato la propria proposta lo scorso mese. Nonostante ciò, sembrerebbe intenzionata a lasciare tutto in un nulla di fatto.

Forse a causa della richiesta da parte di Tim di un’offerta maggiore. Secondo gli esperti a pesare su questa decisione ci sarebbero anche quelle che sono le preoccupazioni relative all’antitrust, dato che Cassa depositi e prestiti sarebbe un doppio azionista. Questo perché possiede sia il 9,81% di Tim che il 60% di Open fiber, altro protagonista importante di questa situazione.

A poter portare Cassa depositi e prestiti a un ritiro della propria offerta sarebbe stato in particolare, il parere negativo dell’Europa.

In linea generale, il consiglio di amministrazione di Tim aveva richiesto alle due cordate, quella formata da Cassa depositi e prestiti e Macquire e quella del fondo KKR, di rivedere al rialzo la propria offerta. Non è una novità che soprattutto il socio Vivendi pensasse che le offerte giunte per la rete fossero insufficienti.

E dello stesso avviso si è trovato a essere anche il CDA dell’ex monopolista. Il termine finale per presentare un’ultima offerta non vincolante è stato fissato al 9 giugno prossimo. E per il momento, da quel che si evince, solo il fondo statunitense sarebbe pronto a presentare una nuova offerta.

Attenzione a ricadute occupazionali

L’Esecutivo, ovviamente sta monitorando da vicino la situazione per comprendere quali potrebbero essere le ricadute occupazionali in caso di qualsiasi accordo venisse trovato. Le conseguenze potrebbero essere disastrose dato che potrebbero potenzialmente interessare circa 20.000 persone.

Il comparto, conscio di queste problematiche ha annunciato per il prossimo 6 giugno uno sciopero. Purtroppo la questione Tim, a prescindere da Cassa depositi e prestiti e quello che deciderà di fare, soffre di una scarsa attenzione ricevuta da parte del governo nei mesi e negli anni passati. Nonostante il tema sia tra i più caldi e il dossier tra i più interessanti.

Non ci resta che attendere di vedere cosa avverrà in queste prossime settimane per capire se il fondo americano KKR riuscirà ad attirare l’attenzione nel modo giusto da accaparrarsi la rete di Tim. Ovviamente tenendo conto di quelle che potranno essere le conseguenze sull’occupazione e di qualsiasi cosa accadrà in seguito a una potenziale offerta.

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